Immagine doppia? Problemi di confusione quando si mette a fuoco qualcosa?

Potresti aver bisogno di una lente prismatica! 

Ma scopriamo cos'è una lente prismatica.

Il prisma è un mezzo ottico delimitato da due facce piane ma non parallele tra loro ed è definito da un  indice di rifrazione ed un angolo di rifrangenza. 
Si indivudano quindi una base ed un vertice dove si incontrano le due facce. 
Un raggio che attraversa un prima immerso nel vuoto viene deviato verso la base  dello stesso. 
Il prisma è considerato un deviatore di vergenza non capace quindi di influire sulla convergenza o la divergenza. 
La legge di Snell afferma che, considerando un raggio incidente su una superficie con angolo i rispetto alla normale alla superficie stessa questo viene rifratto con un angolo r.
 Lo stesso principio è sfruttato dai prismi tanto da "generare" un loro potere indicato come diottrie prismatiche.
Tale potere definisce la deviazione che il raggio di luce subisce quando entra all'interno del prisma stesso. 
Ad esempio: un prisma di potere 1dtpr produce una deviazione di 1cm ad un metro di distanza. 

Nell'applicazione di lenti prismatiche bisogna dare prima importanza alla centratura. Infatti anche senza un prisma la non perfetta centratura porta ad un effetto prismatico
che dipende dalla formula di Prentice; ciò ci permette di evitare l'utilizzo dello stesso. 
Tale formula ci spiega come il decentramento in centimetri di una lente oftalmica rispetto alla posizione della pupilla del soggetto è direttamente proporzionale al potere della lente.

Un occhio ortoforico (senza deviazioni) che guarda attraverso un prisma avrà il suo apice oculare che andrà a ruotare verso il vertice del prisma mentre la fovea ruoterà verso la base. 
In caso di deviazioni si posiziona la base del prisma in relazione allo spostamento dell'occhio. 
Queste si dividono in:

-Exodeviazioni, qui l'occhio è deviato verso l'esterno e il soggetto vedrà le immagini dei due occhi incrociarsi tra di loro.
 Si usano prismi a base nasale per spostare l'immagne verso l'esterno.

-Esodeviazioni, in cui l'cchio è deviato verso l'interno e il soggetto vedrà l'immagine dell'occhio destro più a destra e l'immagine dell'occhio sinistro più a sinistra. 
Si usano prismi a base tempiale per spostare l'immagine verso l'interno.

-Iperdeviazioni, dove l'occhio è deviato verso l'alto e il soggetto percepirà l'immagine più in basso. Si usano prismi a base bassa per spostare l'immagine verso l'interno

-Ipodeviazioni, dove l'occhio è deviato verso il basso ed il soggetto percepirà l'immagine più in alto. Si usano prismi a base alta per spostare l'immagine in basso

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